Touch and Go
martedì 3 dicembre 2013
giovedì 21 novembre 2013
Aeroporto sbagliato
21 Novembre 2013
da Corriere.it
Il pilota, in realtà, voleva volare verso una base militare in Kansas, ma è finito da tutt’altra parte. Un grosso aereo cargo Boeing Dreamlifter ha fatto «accidentalmente» rotta su uno scalo di provincia. Il problema: qui è rimasto bloccato. Non può ripartire perché la pista di decollo è troppo corta.
OBIETTIVO MANCATO - L’episodio capitato mercoledì notte nei cieli del Kansas ha dell’incredibile: un enorme Boeing 747, il gigante degli aerei cargo, era partito dall’aeroporto Jfk di New York ed è atterrato sulla pista sbagliata. A pieno carico, iI Dreamlifter (71,68 metri di lunghezza, 64,44 metri di apertura alare e 364 tonnellate di peso massimo al decollo) necessita di una pista di almeno 2,8 chilometri di lunghezza per decollare. Peccato che quella del Colonel James Jabara Airport di Wichita misuri solamente 1,9 km. In realtà è troppo corta anche per un’atterraggio sicuro di un Boeing di quelle dimensioni. Il gigante ora è letteralmente bloccato sulla pista dell’aeroporto di provincia, riporta - tra gli altri - la Cnn.
IMBARAZZO - Il Boeing era atterrato al Jabara Airport attorno alle 21.20 (ora locale). L’aereo cargo, operato da Atlas Air, doveva però raggiungere la McConnell Air Force Base. Per circostanze ancora non chiarite, l’apparecchio è atterrato a 15 km di distanza dalla destinazione prevista. Il velivolo avrebbe anche già avuto il nullaosta per l’atterraggio alla base militare, il che forse spiega l’evento: il pilota molto semplicemente ha sbagliato rotta. Insomma, un incidente alquanto imbarazzante. Con uno scarno comunicato Boeing ha spiegato di lavorare per decidere gli ulteriori passi da intraprendere. In altre parole: i responsabili stanno valutando come uscire da questo pasticcio. Il Dreamlifter è un Boeing 747-400 modificato e secondo la casa madre ce ne sono solo quattro al mondo.
da Corriere.it
Il pilota, in realtà, voleva volare verso una base militare in Kansas, ma è finito da tutt’altra parte. Un grosso aereo cargo Boeing Dreamlifter ha fatto «accidentalmente» rotta su uno scalo di provincia. Il problema: qui è rimasto bloccato. Non può ripartire perché la pista di decollo è troppo corta.
OBIETTIVO MANCATO - L’episodio capitato mercoledì notte nei cieli del Kansas ha dell’incredibile: un enorme Boeing 747, il gigante degli aerei cargo, era partito dall’aeroporto Jfk di New York ed è atterrato sulla pista sbagliata. A pieno carico, iI Dreamlifter (71,68 metri di lunghezza, 64,44 metri di apertura alare e 364 tonnellate di peso massimo al decollo) necessita di una pista di almeno 2,8 chilometri di lunghezza per decollare. Peccato che quella del Colonel James Jabara Airport di Wichita misuri solamente 1,9 km. In realtà è troppo corta anche per un’atterraggio sicuro di un Boeing di quelle dimensioni. Il gigante ora è letteralmente bloccato sulla pista dell’aeroporto di provincia, riporta - tra gli altri - la Cnn.
IMBARAZZO - Il Boeing era atterrato al Jabara Airport attorno alle 21.20 (ora locale). L’aereo cargo, operato da Atlas Air, doveva però raggiungere la McConnell Air Force Base. Per circostanze ancora non chiarite, l’apparecchio è atterrato a 15 km di distanza dalla destinazione prevista. Il velivolo avrebbe anche già avuto il nullaosta per l’atterraggio alla base militare, il che forse spiega l’evento: il pilota molto semplicemente ha sbagliato rotta. Insomma, un incidente alquanto imbarazzante. Con uno scarno comunicato Boeing ha spiegato di lavorare per decidere gli ulteriori passi da intraprendere. In altre parole: i responsabili stanno valutando come uscire da questo pasticcio. Il Dreamlifter è un Boeing 747-400 modificato e secondo la casa madre ce ne sono solo quattro al mondo.
domenica 3 novembre 2013
mercoledì 30 ottobre 2013
Le 15 cose che (forse) non sai su Top Gun
1) La scena d'amore tra Kelly McGillis e Tom Cruise in ascensore è stato aggiunta solo dopo che fu richiesto maggiore romanticismo da parte di un pubblico di prova.
2) Prima che l'onore andasse a Kenny Loggins fu offerta la possibilità di registrare Danger Zone a Toto e REO Speedwagon.
3) Tra coloro che sono stati considerati per il ruolo di Maverick c' erano Sean Penn, Matthew Modine, Patrick Swayze, Emilio Estevez, Nicolas Cage, John Cusack, Matthew Broderick, Michael J. Fox e Tom Hanks.
4) A Bryan Adams fu richiesto di poter utilizzare la sua canzone Only The Strong Survive nella colonna sonora del film, ma rifiutò mentre poichè sentiva che il film glorificasse la guerra.
5) Il film è dedicato a Art Scholl, un pilota acrobatico morto durante la produzione quando il suo aereo è andato in avvitamento e si è schiantato nell'Oceano Pacifico.
6) Tony Scott è stato licenziato tre volte durante la produzione, una volta per il trucco di Kelly McGillis che gli studios considerano da "puttana".
7) Il film è basato su un articolo apparso sulla rivista California nel 1983. Il Produttore Jerry Bruckheimer ha letto il pezzo e lanciato al suo socio di produzione, Don Simpson, l'idea.
8) Anthony Edwards, che interpreta Goose, è stato riferito,fu l'unico degli attori non vomitare volando sugli aerei da combattimento.
9) Ogni ora di volo di un F-14 costò alla Paramount $ 10.000.
10) Top Gun è stato il film campione di incassi nel 1986 con 177 milioni dollari negli Stati Uniti. Il secondo e il terzo posto erano occupati da Crocodile Dundee e Platoon.
11) Uno testo per un sequel fu scritto ( Maverick, istruttore presso l'Accademia Top Gun, è alle prese con una donna pilota che gli ricorda lui più giovane). E' stato abbandonato a causa dei costi troppo elevati.
12) Vero nome di Goose è Nick Bradshaw. Non viene mai detto nel film.
13) Una delle note che i produttori hanno ricevuto dallo studios Paramount, era "troppe scene di volo".
14) Kelly McGillis era di tre centimetri più alta di Tom Cruise.
15) John Carpenter e David Cronenberg erano entrambi in corsa per la regia prima che Tony Scott firmasse.
lunedì 7 ottobre 2013
domenica 6 ottobre 2013
domenica 29 settembre 2013
Fiumicino, aereo atterra senza carrello
dal Corriere della sera online 29.09.2013
Un aereo dell'Alitalia è stato costretto ad un atterraggio d'emergenza all'aeroporto di Fiumicino. L' aereo, un Airbus A320 proveniente da Madrid, ha avuto una avaria al carrello ed è atterrato intorno alle 20:40 nell'aeroporto romano piegato su un fianco, senza però finire fuori pista. I soccorsi sono stati immediati. Nessun ferito tra i 151 passeggeri a bordo. L'aereo aveva tentato più di una volta l'atterraggio, senza riuscirci. Per favorire la manovra, sulla pista è stata cosparsa della schiuma. L'Agenzia Nazionale per la sicurezza del volo ha disposto l'apertura di una inchiesta. Due investigatori sono stati inviati per svolgere un sopralluogo.
ASSISTENZA AI PASSEGGERI - Alitalia ha offerto dei taxi ai passeggeri di Roma per tornare a casa, mentre quelli non residenti nella Capitale sono stati accompagnati in albergo. I passeggeri hanno fatto i complimenti al comandante per l'atterraggio, compiuto solo con due carrelli su tre.
IL PROBLEMA AL VOLO LUFTHANSA - Nel pomeriggio, intorno alle 16, sempre per un problema al carrello, un aereo della Lufthansa partito da Roma e diretto a Francoforte ha dovuto precipitosamente fare rientro in aeroporto. Ma in questo caso si è trattato di un falso allarme. L'emergenza è stata dichiarata conclusa alle 16.12. I passeggeri del volo, secondo quanto si è appreso, sono stati poi riprotetti su altri voli.
Un aereo dell'Alitalia è stato costretto ad un atterraggio d'emergenza all'aeroporto di Fiumicino. L' aereo, un Airbus A320 proveniente da Madrid, ha avuto una avaria al carrello ed è atterrato intorno alle 20:40 nell'aeroporto romano piegato su un fianco, senza però finire fuori pista. I soccorsi sono stati immediati. Nessun ferito tra i 151 passeggeri a bordo. L'aereo aveva tentato più di una volta l'atterraggio, senza riuscirci. Per favorire la manovra, sulla pista è stata cosparsa della schiuma. L'Agenzia Nazionale per la sicurezza del volo ha disposto l'apertura di una inchiesta. Due investigatori sono stati inviati per svolgere un sopralluogo.
ASSISTENZA AI PASSEGGERI - Alitalia ha offerto dei taxi ai passeggeri di Roma per tornare a casa, mentre quelli non residenti nella Capitale sono stati accompagnati in albergo. I passeggeri hanno fatto i complimenti al comandante per l'atterraggio, compiuto solo con due carrelli su tre.
IL PROBLEMA AL VOLO LUFTHANSA - Nel pomeriggio, intorno alle 16, sempre per un problema al carrello, un aereo della Lufthansa partito da Roma e diretto a Francoforte ha dovuto precipitosamente fare rientro in aeroporto. Ma in questo caso si è trattato di un falso allarme. L'emergenza è stata dichiarata conclusa alle 16.12. I passeggeri del volo, secondo quanto si è appreso, sono stati poi riprotetti su altri voli.
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